Giro d’Italia (2.UWT), Stage 14: Simon Yates vince a Torino. Richard Carapaz in rosa

Simon Yates (@LaPresse)
Tappa spettacolare con Simon Yates che vince a Torino davanti a Jai Hidley, Richard Carapaz, nuova maglia rosa, e Vincenzo Nibali

Una tappa fantastica condita di salite corte, esplosive, discese tecniche, dal dislivello superiore ai 3000 metri tutto intorno alla città di Torino; a vincere per al sesta volta in carriera al Giro d’Italia (2.UWT) è Simon Yates (Team BikeExchange – Jayco) che nel finale si è tolto l’ingombrante compagnia, nell’ordine, di Jai Hindley (BORA – hansgrohe), Richard Carapaz (INEOS Grenadiers) e un grandissimo Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team).
Alla partenza non si presentano Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech), Cees Bol (Team DSM), Alexander Krieger (Alpecin – Fenix) mentre non termina la tappa Tom Dumoulin (Team Jumbo – Visma); appena iniziata la frazione a cercare di evadere è Mathieu Van der Poel che ha riposto in questa frazione tante speranze che il gruppo rende vane perchè non lascia andare via nessuno.
Ci provano in tantissimi ma lo scatto giusto è quello di Joe Dombrowski seguito da Ignatas Konovalosvas (Groupama – FDJ), Diego Rosa (EOLO – Kometa Cycling Team), Filippo Zana (Bardiani CSF – Faizanè), Ivan Sosa (Movistar Team), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Ben Zwiehoff, Diego Andrés Camargo (EF Education – EasyPost), Nans Peters (AG2R Citroën Team), James Knox (Quick – Step Alpha Vinyl Team), Sylvan Moniquet (Lotto Soudal) e Oscar Riesebeek.
Il plotone lascia fare alla testa della corsa fino a quando in testa si mette a tirare la BORA che alza decisamente il ritmo che fa male a tutto il gruppo; si staccano in tanti ma ben presto la situazione si delinea definitivamente con la fuga che viene annullata e con il gruppetto dei migliori che vede la presenza della Maglia Rosa Juan Pedro Lopez (Trek – Segafredo), Nibali, Carapaz, Hindley, Wilko Kelderman, Emanuel Buchmann, Domenico Pozzovivo e Jan Hirt (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Pello Bilbao e Mikel Landa (Team Bahrain – Victorious), Joao Almeida e Yates mentre tra gli attardati troviamo Alejandro Valverde e Guillaume Martin che escono definitivamente di classifica.
Il circuito di 36 km, da ripetere due volte, che comprende il Colle di Superga e il Colle della Maddalena è durissimo e sull’ultimo passaggio sul Superga ad attaccare è il campione olimpico Carapaz che fa saltare definitivamente un mai domo, e stanchissimo, Lopez che onorerà fino all’arrivo la rosa; sul Maddalena a muoversi è Nibali seguito dal solo Hindley mentre vanno in crisi tutti gli altri ad eccezione del solito Yates che con il suo passo resta aggrappato ai migliori che grazie all’accelerazione di Hindley si riportano sull’ecuadoregno dell’INEOS.
Quattro gli uomini al comando con l’intramontabile Nibali che tenta in tutti i modi di andar via ma il messinese è sempre super marcato dalla coppia Hindley – Carapaz, mentre quel sornione di Yates attacca a poco più di 4 km dall’arrivo salutando il resto della compagnia. Il britannico scarica sulla sua bici tutta la rabbia di una corsa che lo vede sempre protagonista ma quasi mai per la vittoria finale.
Maglia Rosa che dopo la tappa di Torino cambia padrone con Carapaz nuovo leader con un vantaggio risicato di 7″ su Hindley, 30″ su Almeida, 59″ su Landa, 1’01” su Pozzovivo, 1’52” su Bilbao, 1’48” su Buchmann e 2’58” su Nibali; Lopez crolla in nona posizione con un ritardo di poco superiore ai 4 minuti mentre a chiudere la Top 10 è Valverde ad oltre 9 minuti.