Giro d’Italia (2.UWT), Stage 16: Hirt vince ad Aprica, Carapaz difende la maglia per tre secondi

Jan Hirt (@LaPresse)
Jan Hirt vince sul traguardo di Aprica. Richard Carapaz si difende ma Jai Hindley si avvicina sempre di più. Nibali sale al quinto posto

La prima vera tappa di montagna di questa edizione del Giro d’Italia (2.UWT) va al 31enne Jan Hirt (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) protagonista di una giornata che l’ha visto in fuga e nel finale cambiare marcia e vincere sull’arrivo posto all’Aprica; si delinea sempre di più la classifica generale con Richard Carapaz (INEOS Grenadiers) che salva la Maglia Rosa dagli attacchi dei suoi principali avversari Jai Hindley (BORA – hansgrohe) e Mikel Landa (Team Bahrain – Victorious).
Ad inizio frazione ci prova il solito Mathieu Van der Poel (Alpecin – Fenix) che come al solito cerca di portare via la fuga; l’azione dell’olandese non va a buon fine e solo grazie alle prime rampe del GPM del Goletto di Candio si forma l’azione di giornata composta da Guillaume Martin (Cofidis), Alejandro Valverde (Movistar Team), Jan Hirt e Lorenzo Rota, Wilco Kelderman e Lennard Kämna, Thymen Arensman (Team DSM), Giulio Ciccone e Dario Cataldo (Trek – Segafredo), Hugh Carthy (EF Education – Easy Post), Lorenzo Fortunato (EOLO – Kometa Cycling Team), Simon Yates (Team BikeExchange – Jayco), Pascal Eenkhoorn e Koen Bouwman (Team Jumbo – Visma) che prende tanti punti per rafforzare la laedership della classifica degli scalatori, Mauri Vansevenant (Quick – Step Alpha Vinyl Team), Davide Formolo (UAE Team Emirates), Nans Peters (AG2R Citroën Team), Wouter Poels, Filippo Zana (Bardiani CSF – Faizanè) e Sylvain Moniquet (Lotto Soudal).
Mentre la fuga procede spedita lungo il Passo del Mortirolo a prendere le redini mano del gruppo maglia rosa è l’Astana Qazaqstan Team di Vincenzo Nibali che accelera in prossimità dello scollinamento; il siciliano si getta in discesa e riesce a prendere un piccolo vantaggio fino a quando non decide lui stesso di rialzarsi e farsi riassorbire dal gruppo. Cade Domenico Pozzovivo che tuttavia, dopo un lungo inseguimento, riesce a rientrare nel gruppetto dei big.
L’ultima salita, il Valico di Santa Cristina, vede in testa Kamna ma piano piano i suoi primi inseguitori riescono a riprendere il tedesco e a lanciarsi verso il traguardo staccando Arensman; il gruppo è tirato dagli uomini di Landa e la loro azione mette in crisi la coppia Joao Almeida e Nibali chùe cercano di tenere durò ma pian piano non perdono terreno dal terzetto Carapaz, Landa e Hindley.
Hindley grazie alla terza posizione di tappa prende l’abbuono e adesso in classifica generale è a soli 3″ dal campione olimpico di Tokyo 2020 mentre Almeida difende la sua terza perdendo qualcosina solo nel finale. Landa in quarta posizione ha uno svantaggio da Carapaz di 59″ mentre in quinta posizione sale Nibali staccato di 3’40”.