Giro d’Italia (2.UWT), Stage 20: impresa di Alessandro Covi sul Fedaia. Jai Hindley in rosa

Covi

Alessandro Covi (@LaPresse)

141 km di fuga per Alessandro Covi che vince la tappa regina del Giro d’Italia. Jai Hindley è la nuova maglia rosa

Jai Hindley (@LaPresse)

Scatta sul Pordoi, transita per primo sulla Cima Coppi della corsa rosa, tiene duro e vince in solitaria sull’arrivo in quota al Passo Fedaia. Il 23enne azzurro Alessandro Covi (UAE Team Emirates) vince la tappa regina del Giro d’Italia (2.UWT) al termine di una giornata che l’ha visto in fuga sin dalle prime battute della corsa.

Un giornata che decide, molto probabilmente, le sorti di questa edizione del Giro che domani a Verona, cronometro individuale, vedrà l’ultimo atteso atto; si inizia sempre con diversi attacchi fino alla composizione di un gruppo molto interessante di uomini vincenti composto da Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), Sam Oomen e Gijs Leemreize (Team Jumbbo – Visma), Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), Mauri Vansevenant e Davide Ballerini (Quick – Step Alpha Vinyl Team), Davide Formolo e Covi, Edoardo Zardini (Drone Hopper – Androni Sidermec), Lennard Kämna (BORA – hansgrohe), Thymen Arensman (Team DSM), Antonio Pedrero (Movistar Team), Domen Novak (Team Bahrain – Victorious), Sylvain Moniquet (Lotto – Soudal) e Mathieu van der Poel (Alpecin – Fenix) che non si risparmia mai.

Formolo è il primo a transitare sul lunghissimo Passo San Pellegrino mentre il gruppo ha un ritardo già superiore ai cinque minuti; appena iniziano le prime rampe del Passo Pordoi il gruppo di testa perde diversi uomini fino a quando Covi decide di attaccare e fare la differenza. A seguire, a distanza, il Puma di Taino sono Ciccone, Arensman e Novak.

Il gruppo è tirato dagli uomini di un Mikel Landa che tuttavia non fa trasparire una buona condizione visto il ritmo imposto da Wouter PoelsSantiago Buitrago; il gruppo non guadagna nulla sulla testa della corsa. Iniziano le prime rampe della Marmolada con Covi che ha un buon vantaggio e con il suo passo molto regolare riuscirà ad arrivare da solo al traguardo per quella che diventa la vittoria più importante della sua carriera.

La INEOS Grenadiers decide alzare il ritmo con una bellissima trenata di Pavel Sivakov che manda in crisi il gruppo dei big e apre la strada per l’allungo di Richard Carapaz che tuttavia non accelera ed è qui che entra subito in azione Jai Hindley che si porta dietro la maglia rosa; non ne ha Landa che sale del suo passo insieme a Hugh Carty (EF Education – Easy Post).

La BORA fa fermare Kämna, determinante il suo lavoro, che aspetta il suo capitano e con un buon passo manda ko il Campione Olimpico di Tokyo 2020; l’australiano vola e rifila a Carapaz, che nel frattempo viene superato anche da Landa, 1’28” ritornando dopo quasi due anni ad indossare la maglia da leader della classifica generale che lo vede saldamente in testa.

La cronometro di domani non dovrebbe essere un problema per l’australiano che certamente non è uno specialista ma la condizione di Carapaz non lascia spazio a grandi recuperi; Landa già sicuro del podio potrebbe attaccare la seconda posizione dell’ecuadoregno.

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