Dwars door Vlaanderen (1.UWT), One Day Race: il percorso e i favoriti

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11 muri e 9 tratti in pavé rappresentano le difficoltà della settantasettesima edizione della Dwars door Vlaanderen

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77esima edizione della Dwars door Vlaanderen – A travers le Flandre (1.UWT) che si svolge domani con partenza da Roeselare e arrivo a Waregem dopo 183,7 km e un dislivello di 1437 metri; in programma 11 muri per quella che è l’ultima corsa di avvicinamento alla Ronde van Vlaanderen.

Percorso che si differenzia rispetto a quello della scorsa edizione, infatti i muri saranno 11 anziché 13 e il tratti in pavé passano da 5 a 9; dopo la partenza da Roeselare il primo tratto è tutto in pianura, con passaggio da Waregem, con la prima difficoltà del giorno al km 52 il primo tratto sulle pietre quello di Varent seguito, dopo una decina di chilometri, dal primo muro il Volkegenberg (1100 metri al 4,8%). A seguire tre muri l’Hotond (1200 metri al 3,1%), il Knokteberg (1100 metri al 7%) e il Kortekeer (900 metri al 6,5%).

Dopo i 2400 metri del tratto in pavé di Mariaborrestraat la corsa affronterà il  Berg Ten Houte (1100 metri in pavé al 6% ma con una pendenza massima del 21%), il Kanarieberg (1000 metri al 7,7%) prima di affrontare nuovamente Knokteberg e Hotond. Dopo il Ladeuze (1200 metri al 5,6%) si entra negli ultimi intensi 30 km che prevedono in rapida sequenza tre tratti in pavé, DoornLede e Wannegemdorp, il Nokereberg (500 metri al 5,7%) per tornare nuovamente sulle pietre di Herlegemstraat. Mancano 9 km all’arrivo con la testa della corsa che dovrà affrontare nuovamente il Nokereberg e l’Herlegemstraar prima dell’arrivo di Waregem.

Assenti Mathieu Van der Poel, vincitore lo scorso anno, Wout van AertTadej Pogacar il favorito della corsa, secondo i bookmakers, è il transalpino Christophe Laporte (Jumbo – Visma) che dovrà guardarsi dalla fame di vittoria di Mads Pedersen (Trek – Segafredo), di Tim Merlier (Soudal – Quick Step) e di Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck). INEOS che si affida al rientrante Thomas Pidcock con Filippo Ganna che difficilmente resterà a guardare quando la corsa entrerà nel vivo; stesso discorso per quanto riguarda le ambizioni di Julian Alaphilippe, di Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech) e di Anthony Turgis (TotalEnergies).

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